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Proceedings SNO                                                    “Percorsi clinici in Neuroscienze”



               le e il più esente da rischi e complicazioni. Si sotto-  DISCUSSIONE
               poneva pertanto il paziente a discectomia C5-C6, ar-
               trodesi con posizionamento di cage intersomatica e  Questo caso clinico dimostra l’importanza di consi-
               placca fissata con viti intersomatiche su C5 e C6. Al  derare la sindrome di Bow-Hunter nella diagnosi dif-
               controllo angiografico intraoperatorio anche a capo in  ferenziale dei fenomeni vertiginosi e presincopali, so-
               estensione si dimostrava il mantenimento della per-  prattutto nei pazienti con fenomeni riproducibili alla
               vietà dell’arteria vertebrale di sinistra. Nei giorni suc-  mobilizzazione del capo. La necessità di eseguire ma-
               cessivi il paziente veniva mobilizzato senza difficoltà  novre dinamiche che di routine non vengono esegui-
               con la completa scomparsa della sintomatologia pri-  te rende necessario un alto sospetto diagnostico per
               ma esperita.                                     identificare la sindrome di Bow-Hunter sia ecografi-
               Alla rivalutazione ambulatoriale a sei mesi con eco-  camente che angiograficamente. Per tale motivo il ri-
               colordoppler dei tronchi sovraortici con le prove di-  schio di misdiagnosi rimane considerevolmente ele-
               namiche di flesso-estensione e rotazione del capo non  vato per mesi. Anche per il trattamento non esistono
               si evidenziavano più alterazioni dei profili flussime-  delle linee guida condivise, in considerazione della
               trici.                                           bassa casistica disponibile, delle diverse cause sotto-
               Il paziente riferiva sostanziale stabilità clinica e la  stanti e della varietà di approcci considerati: attual-
               completa scomparsa dei fenomeni prelipotimici pri-  mente sia un approccio conservativo, neuroradiologi-
               ma quotidiani dimostrando di fatto il successo della  co interventista che neurochirurgico o chirurgico va-
               procedura.                                       scolare possono essere utilizzati caso per caso.






















































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