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Proceedings SNO “LXII Congresso Nazionale SNO”
GIOVEDÌ, 28 SETTEMBRE
Abstract SIMPOSI PARALLELI:
“LA COMPLESSITÀ DEL DOLORE CRONICO”
Il dolore post-COronaVIrus Disease (COVID)
T. BOCCI , A. PRIORI 1,2
1,2
1 Centro di Ricerca “Aldo Ravelli”, Dipartimento di Scienze della Salute, Università Statale degli Studi, Milano
2 SC di Neurologia I, Azienda Socio-Sanitaria Territoriale “Santi Paolo e Carlo”, Milano
(4,5)
❒ ❒ INTRODUZIONE. La pandemia da SARS-CoV-2 (Severe ampiamente dimostrato da studi neuropatologici , nei
Acute Respiratory Syndrome-CoronaVirus-2), sin dal suo mesi successivi quadri di franca miopatia sono divenuti
primo drammatico affacciarsi sul panorama internazionale, sempre più frequenti nella fase acuta di malattia.
ha messo in luce una pletora di sindromi e sintomi multisi- Nella sindrome long-COVID, invece, si ritiene che il sin-
stemici, spesso di difficile collocazione nosografica, oltre tomo dolore derivi da una neuropatia lunghezza-dipenden-
(1,2)
che di complessa gestione terapeutica . In particolare, il te delle piccole fibre, prevalentemente a genesi disimmune
sintomo dolore affligge circa il 60-70% dei pazienti, sia in e post-infettiva . Nei bambini, un quadro emergente è
(6,7)
acuto sia in fase cronica di malattia; esso peraltro si collo- rappresentato dalla “sindrome da encefalomielite mialgica
ca tra i più comuni disturbi che definiscono la cosiddetta e fatica cronica”, già nota negli anni precedenti, specie a
“sindrome long-COVID” (COronaVIrus Disease), la cui seguito di infezioni virali sostenute dal virus di Epstein-
gravità non mostra alcuna apparente correlazione con la se- Barr e dal citomegalovirus, ma che con il periodo pandemi-
verità dell’infezione primaria . co ha assunto una drammatica rilevanza epidemiologica,
(3)
❒ ❒ OBIETTIVO. Tale lettura si prefigge lo scopo di illustrate particolarmente nei giovani . Tale sindrome, che condizio-
(8)
dati epidemiologici, possibili meccanismi patogenetici e na pesantemente rendimento scolastico e performance la-
sindromi cliniche associate al sintomo dolore nei pazienti vorativa, perdura almeno sei mesi e ad oggi molto dibattuti
con infezione, attuale o pregressa, da SARS-CoV-2. Saran- sono il suo trattamento e la prognosi nel lungo termine.
no, infine, proposti metodi di trattamento e suggerite nuo- Esattamente come avviene per la sindrome long-COVID
ve possibilità terapeutiche, nell’ottica di fornire al neurolo- dell’adulto, di cui tale entità nosologica rappresenta di fat-
go clinico una vasta gamma di opzioni di trattamento, far- to una particolare manifestazione sindromica, si ritiene che
macologico e non, nel contesto di una flow-chart diagno- la sua patogenesi sia anch’essa prevalentemente su base
stico-terapeutica condivisa e multidisciplinare. neuropatica disimmune, come suggerito dalla presenza di
❒ ❒ MATERIALI E METODI. Review narrativa della letteratu- sintomi disautonomici e di auto-anticorpi diretti contro i
ra, includendo articoli in extenso, revisioni, narrative e si- recettori beta-adrenergici e muscarinici ; tuttavia, altri stu-
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stematiche, metanalisi, senza menzione di “case reports”. I di hanno dimostrato la concomitanza di alterazioni della
database di ricerca includono PubMed/Medline e Scopus. plasticità corticale, come evidenziato dalla compromissio-
Dati personali solo se editi a stampa o accettati per la pub- ne dei meccanismi di inibizione intra-corticale, a breve e
blicazione, inclusi nei limiti di cui sopra. lunga latenza, con metodiche di stimolazione magnetica
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❒ ❒ RISULTATI E DISCUSSIONE. La patogenesi del sintomo transcranica a doppio impulso .
dolore associato all’infezione da SARS-CoV-2 è tuttora ❒ ❒ CONCLUSIONI. Il dolore associata all’infezione da
molto controversa, risentendo indubbiamente delle diffe- SARS-CoV-2 racchiude una vasta gamma di sindromi cli-
renti varianti virali che si sono susseguite nel corso del niche, diverse a seconda del periodo storico considerato,
tempo, oltre che dello stato immunologico e vaccinale del dello stato vaccinale del soggetto, nonché della tempistica
soggetto. Se nelle prime due ondate pandemiche la mag- di sviluppo del sintomo rispetto all’esordio dell’infezione
gior parte delle pubblicazioni scientifiche concordava per primaria. I dati presentati, nel complesso, sembrano sugge-
un’invasione virale diretta dei terminali assonici, come rire sia l’impiego di trattamenti farmacologici, nell’ottica
Corrispondenza: Dr. Tommaso Bocci, Centro di Ricerca Aldo Ravelli, Dipartimento di Scienze della Salute, Università Statale degli
Studi, via Antonio di Rudinì 8, 20142 Milano (MI), e-mail: tommaso.bocci@unimi.it
LXII Congresso Nazionale SNO, 27-30 settembre 2023, Firenze.
Atti a cura di Pasquale Palumbo e Bruno Zanotti.
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