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Proceedings SNO “Cranioplastica terapeutica”
L’opercolo osseo, essendo
un tessuto, rientra a pieno
titolo nelle disposizioni di
legge. E l’atto della “con-
servazione” è espressamen-
te menzionato.
L’unico organismo deputato
alla conservazione del tes-
suto osseo è “l’«istituto dei
tessuti»: una banca dei tes-
suti, come prevista dalla
legge 1 aprile 1999, n. 91”
(art. 3, D.L. n. 191 del 6 no-
vembre 2007). Ne consegue
che ogni altra forma di con-
servazione, compresa la ta-
sca addominale, è da consi-
derarsi contraria alle dispo-
sizioni di legge.
Anche perché la conserva-
zione dei tessuti implica
delle rigide procedure di Figura 3. Il craniofilling è una modalità di cranioplastica parziale dove il tavolato osseo
controllo e stoccaggio, co- può essere più o meno conservato, sebbene assottigliato ed escavato.
me ribadito anche dalla
Direttiva 2006/17/CD della
Commissione dell’8 febbraio 2006 e pubblicata nella coinvolta secondariamente per contiguità, come nei
G.U. dell’Unione Europea del 9 febbraio 2006. meningiomi e nei paragangliomi. Inoltre, vi sono le-
sioni proliferative o paraneoplastiche che possono in-
teressare le ossa craniche: malattia di Paget, istiocito-
si, displasia fibrosa, iperostosi, mucocele, ecc. (21,26) .
CUSTOM MADE
Tranne casi eccezionali, l’interesse del chirurgo deve
Grazie soprattutto al diffondersi delle craniectomie essere subito posto alla modalità custom made, ove
decompressive nei casi di edema cerebrale non tratta- non fosse disponibile l’opercolo osseo, tenendo altre-
bile in modo conservativo, in questi ultimi dieci anni, sì presente che, sebbene l’osso sia ritenuto il materia-
si è assistito all’aumento degli interventi di cranio- le più osteomimetico finora a disposizione, di fatto, il
plastica, fino ad arrivare ad un’incidenza di 20-25 25-50% degli opercoli ossei riposizionati presenta un
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cranioplastiche per milione di abitanti all’anno . riassorbimento più o meno completo nel volgere di
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Se a queste aggiungiamo i casi di demolizione-rico- qualche mese od anno .
struzione cranica in un unico tempo nel corso di a-
sportazione di tumori primitivi della teca cranica o che
interessano secondariamente quest’ultima, si com- SCELTA, PROGETTO E REALIZZAZIONE
prende facilmente come questo tipo di chirurgia pre-
senti un interesse sempre crescente. Delle neoplasie Optare fin da subito per una protesi su misura, sebbe-
primitive benigne ricordiamo soprattutto l’osteoma, il ne presenti ancora costi elevati, può rappresentare
condroma, il tumore a cellule giganti, l’emangioma ed una decisione in favore del Paziente.
il linfangioma; delle maligne il sarcoma osteogenico, Se la scelta è quindi verso una protesi custom made
il fibrosarcoma, il condrosarcoma ed il cordoma; men- in materiale sintetico, quest’ultimo dovrebbe posse-
tre fra le lesioni secondarie ovviamente le metastasi dere spiccate proprietà biomimetiche (biointerazione,
(da polmone, mammella, rene, tiroide, prostata), il lin- biointegrazione, biostimolazione con l’osso). In que-
foma ed il mieloma multiplo, il neuroblastoma ed il sto senso, attualmente, il materiale più idoneo è l’i-
sarcoma di Ewing. La teca cranica può essere anche drossiapatite (HA), che ha, comunque, lo svantaggio
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