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Proceedings SNO “Cranioplastica terapeutica”
Comunicazione
Gestione delle complicanze nelle cranioplastiche
C. IACCARINO, P. SCHIAVI, C. BRONZONI, E. ORLANDI, D. NASI, F. SERVADEI
SC di Neurochirurgia-Neurotraumatologia, Dipartimento Emergenza-Urgenza, AOU, Parma,
e Neurochirugia d’Urgenza (Progetto Hub&Spoke Parma-Reggio), IRCCS “Arcispedale S.M. Nuova”,
Reggio nell’Emilia
INTRODUZIONE to positivo di una procedura terapeutica. Nell’acce-
zione medico legale, affinché un evento possa essere
Come per ogni patologia complessa, anche per la pro- definito complicanza deve soddisfare alcuni requisiti.
cedura di cranioplastica l’analisi della letteratura è La complicanza di una procedura deve verificarsi ne-
complicata dalla disomogeneità delle casistiche e dal- cessariamente come risultato della procedura stessa o
la etereogenità delle variabili analizzate. Il numero durante l’esecuzione della stessa. In seguito a quella
dei lavori aventi come oggetto le craniectomie de- procedura gli eventi che rappresentano una deviazio-
compressive e le cranioplastiche è aumentato in mo- ne del corso ideale e che tendono a pregiudicare l’e-
do esponenziale negli ultimi dieci anni, ma gran par- sito, come ad esempio ritardare le dimissioni, posso-
te della letteratura moderna si basa su serie di casi che no essere definiti complicanza. La complicanza è
enfatizzano gli aspetti tecnici del procedimento come quell’evento che causa una variazione di condotta
l’uso di materiali, l’uso di tecniche per conservare il nella assistenza del paziente. L’evento che complica
lembo osseo, i tempi chirurgici del primo intervento, una procedura è dannoso, in quanto causa sofferenza
risultando però sempre difficoltoso individuare ciò di per se stesso e/o espone il paziente a procedure dia-
che può influenzare la sola procedura della craniopla- gnostiche e terapeutiche addizionali.
stica. Pertanto alla luce della definizione accademica, è dif-
Non c’è una tecnica od un materiale definito superio- ficile inquadrare con precisione quali eventi possano
re, e il tasso di complicanze post-operatorie variano indiscutibilmente essere complicanze della procedura
ampiamente (7,15,20) . di cranioplastica. Infatti, l’intervento di cranioplasti-
In questo studio si sono analizzati i più recenti dati di ca spesso è una procedura che si esegue al termine di
letteratura, prediligendo gli studi che affrontano la re- un complesso percorso diagnostico-terapeutico che
lazione tra l’outcome con più variabili, potendo indi- inizia con un evento acuto, quale un trauma cranico,
viduarne il ruolo prognostico in relazione alle altre. un accidente cerebro-vascolare, o meno acuto, quale
le diagnosi di una patologia neoplastica o malforma-
tiva. In particolar modo quando l’iter terapeutico ini-
DEFINIZIONE DI COMPLICANZE zia dopo un esordio violento, segue un altrettanto
evento acuto, quale l’intervento di craniotomia de-
Per complicanza si deve intendere un aggravamento compressiva, che comporta un decorso post-operato-
delle condizioni di salute che rende più difficile l’esi- rio eterogeneo e complesso, caratterizzato da una fa-
Corrispondenza: Dr. Corrado Iaccarino, SC di Neurochirurgia-Neurotraumatologia, Azienda Ospedaliera-Universitaria, via Gramsci
14, 43126 Parma (PR), tel. 0521-704666, e-mail: ciaccarino@ao.pr.it e iaccarino.corrado@asmn.re.it
Cranioplastica terapeutica (a cura di Bruno Zanotti, Angela Verlicchi, Pier Camillo Parodi): 57-64.
Proceedings SNO: Master sulle Cranioplastiche terapeutiche custom made - LII Congresso Nazionale SNO, 11 maggio 2012, Roma.
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