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Proceedings SNO “LX Congresso Nazionale SNO”
Abstract E-POSTER
Infermiere Case Manager, una risorsa per l’utente con deficit cognitivi:
l’esperienza del Day Hospital Ematologico
dell’ASST Spedali Civili di Brescia
F. OLIVAZZI
Ematologia Day Hospital, ASST Spedali Civili, Brescia
❒ ❒ INTRODUZIONE E SCOPI. Il Day Hospital (DH) ematolo- avviando le procedure necessarie per l’attivazione di un
gico dell’ASST Spedali Civili di Brescia al fine di rispon- percorso di cura e presa in carico che comprende i bisogni
dere alla crescente complessità della domanda di salute di dell’utente e/o della sua famiglia.
una popolazione con livelli di fragilità e cronicità sempre ❒ ❒ RISULTATI. Il front office oltre ad essere un importante
maggiori ha costruito nel tempo una rete di offerta artico- punto di ascolto e di riferimento, permette di monitorare
lata e differenziata. Con la finalità di colmare la frammen- esami ematochimici e strumentali effettuati dall’utente,
tazione dei processi erogati, si è reso necessario promuo- raccogliere dati, permettendo precoce riconoscimento del-
vere modelli di cura che siano in grado di concretizzare le instabilizzazioni e favorendo il monitoraggio dell’ade-
sempre di più percorsi incentrati sulla persona, promoven- renza terapeutica e gli interventi educativi rivolti al pa-
done la dignità e qualità della vita e di conseguenza la sa- ziente e al caregiver. L’ICM svolge un ruolo di ascolto at-
lute nelle sue diverse dimensioni. Tale obiettivo si è tra- tivo dei bisogni, di valutazione delle richieste, delle risor-
dotto con l’istituzione della figura dell’Infermiere Case se e delle necessità degli utenti, è il professionista “re-
Manager (ICM), il quale partecipa attivamente alla valuta- sponsabile del caso” e della verifica della realizzazione del
zione multidimensionale e multidisciplinare con lo scopo Piano Assistenziale Individuale (PAI) della persona presa
di: individuare precocemente l’utente fragile; garantire in carico. Svolge il fondamentale ruolo di raccordo, colle-
un’assistenza continuativa rafforzando l’hand-over ospe- gamento e attivazione dei nodi della rete
dale -territorio; ❒ ❒ CONCLUSIONI. Al fine di progettare un’adeguata gestio-
❒ ❒ MATERIALI E METODI. L’utente al primo accesso in DH ne dell’utente ematologico con deficit cognitivi, l’assisten-
ematologico, è accolto dall’ICM, che conduce il colloquio za deve essere continuativa, multidimensionale e multidi-
iniziale, compila il fascicolo elettronico con dati anagrafi- sciplinare. Inoltre, l’assistenza deve essere multilivello,
ci, recapiti telefonici, medico di base, quale contatto sul basata cioè su una rete di servizi integrati sociosanitari che
territorio e individua fin da subito, il caregiver che rappre- consentano un monitoraggio delle condizioni del paziente
senta il punto cardine della presa in carico. a 360° ed è in tale contesto che le competenze del case ma-
Il medico e l’ICM valutano le funzioni dell’utente attra- nager divengono veri “strumenti” di lavoro per operare nei
verso misure di performance, dati clinici, psicologici e so- team, coordinare dati, integrare l’offerta dei servizi e atti-
ciali, al fine di individuare fin da subito gli utenti fragili, vare la rete familiare e sociale delle persone.
Corrispondenza: Dr.ssa Federica Olivazzi, Ematologia Day Hospital, ASST Spedali Civili, piazzale Spedali Civili 1, 25123 Brescia
(BS), email: fede.olivazzi @gmail.com
LX Congresso Nazionale SNO, 17-20 novembre 2021, Cagliari.
Atti a cura di Maurizio Melis, Carlo Conti, Simone Comelli.
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